Il Dottor Manara e il Dottor Mumoli illustreranno le loro rispettive figure professionali specialistiche e chiariranno i percorsi di studio ad esse afferenti.
I tre relatori parleranno poi delle loro esperienze personali durante i momenti più duri dell’emergenza Covid nei rispettivi ospedali, sottolineando sia gli aspetti fondamentali del lavoro di équipe – ovvero l’importanza della collaborazione interdisciplinare ad esempio proprio tra medicina interna e radiologia – sia quelli più umani.
A tale proposito il Dottor Mumoli e il dottor Grio, che durante la pandemia sono stati spesso interpellati da varia media nazionali e locali – radio, giornali, Tg, trasmissioni televisive di approfondimento – testimonieranno agli studenti, da un lato le difficoltà di riuscire a veicolare informazioni mediche chiare e corrette, ovvero contrastare fake news e infodemia, dall’altra il potenziale prosociale che i mezzi di comunicazione di massa possono avere se usati correttamente.
I medici non mancheranno di ricordare ai ragazzi che, ovviamente, ci sono tanti problemi e temi sanitari oltre alla COVID e che la migliore cura è sempre la prevenzione, anche rispetto a comportamenti a rischio: il Dottor Manara, in quanto radiologo infatti, potrà ben illustrare casi di incidenti anche di giovanissimi. I professionisti sono accomunati dalla crescente necessità di mettere in campo, oltre alle loro competenze specifiche, delle skills trasversali di comunicazione efficace e di empatia e di questi importanti aspetti porteranno la loro preziosa testimonianza. Proprio su questo ultimo punto, a chiudere la conferenza sarà il Dottor Michele Grio, anestesista rianimatore, che si collegherà in streaming da Rivoli (TO), convito sostenitore del fatto che sia proprio il potenziamento dell’empatia a fare la differenza anche in campo sanitario. Egli si impegna a diffondere il modello empatico per il consolidamento di competenze sanitarie in urgenza ed emergenza, soprattutto negli ambiti che coinvolgono i giovani, nei quali crede moltissimo come motore per un cambiamento di paradigma non solo nel campo della prevenzione e cura, ma per il futuro – ormai a rischio – della stessa umanità.
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Maurizio Manara è medico specializzato in radiologia e lavora presso l’Ospedale Sant’Anna di Como. Presta servizio in ambito di consulenza fra Azienda Ospedaliera sant’Anna di Como e I.N.R.C.A – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico – Centro per lo studio e la cura delle broncopneumopatie – Casatenovo (LC), dal gennaio 1997 al dicembre 2010, svolgendo attività di redazione e verifica applicazione protocolli esami di Radiologia Toracica, programmazione indagini TC pazienti degenti, valutazione casi destinati ad attività interventistica. E’ responsabile di Struttura Semplice di “Radiologia d’Urgenza” dal 15/06/2007 ad oggi presso azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como – ASST Lariana, svolgendo attività di cura della formazione e dell’aggiornamento del personale, programmazione dell’attività assistenziale. E’ stato Consigliere Gruppo Regionale Lombardia della Società Italiana Radiologia Medica (SIRM) dal dicembre 2013 al 2017.
Nicola Mumoli è primario di medicina presso l’ospedale di Magenta dove, in questi ultimi anni, si è dedicato soprattutto a combattere la COVID. Ha esperienza in particolare nelle malattie cardiovascolari, nelle malattie tromboemboliche ed è esperto di ecografia multidisciplinare. Si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Siena, per poi conseguire tre specializzazioni: in Medicina Interna, Cardiologia e Medicina Subacquea ed Iperbarica. Nel 1995 è diventato Dirigente medico di ruolo nel reparto di Medicina Interna di Morbegno in Valtellina, dove ha perfezionato la tecnica ecografica nel campo internistico, vascolare e cardiologico. Trasferitosi a Livorno nel 1998, ha lavorato per 6 anni in Medicina d’Urgenza ed è diventato successivamente responsabile dell’Unità Organizzativa Semplice Dipartimentale di Diagnostica Vascolare Multidisciplinare; passato poi nel reparto di Medicina Interna (in cui si operava secondo un modello di intensità di cura) si è occupato in particolare di scompenso cardiaco e malattie tromboemboliche venose ed arteriose anche in regime ambulatoriale, ai fini di evitare ricoveri inappropriati.
Michele Grio è direttore della Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione di Rivoli (TO), per gli Ospedali di Rivoli e Susa. Si è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato nella sua disciplina presso l’Università degli Studi di Roma – La Sapienza. Gestisce direttamente il Reparto di Rianimazione ed operativamente tutto il percorso del paziente chirurgico, a partire dal Prericovero Chirurgico Multispecialistico fino al Blocco Operatorio. E’ responsabile del Vascular Access Team (VAT o PICC TEAM) di struttura, Responsabile Scientifico ed Istruttore di diversi corsi dedicati agli operatori sanitari ed ai soccorritori laici nell’ambito dell’urgenza- emergenza, Tutor per gli studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e Tutor per i Medici in Formazione della Scuola di Specializzazione di Anestesia e Rianimazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino – Polo di Orbassano. Docente titolare per l’insegnamento di Infermieristica clinica e della criticità vitale (modulo Anestesia e Rianimazione) presso il Corso di Laurea in Infermieristica – Sede A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, negli anni accademici 2020-2021 e 2021-2022 (Relatore di Tesi Sperimentali di Laurea). Fondatore e Coordinatore Responsabile del Progetto EVVIVA, dedicato ai bambini ed i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, per la diffusione della cultura dell’emergenza-urgenza (in particolare della rianimazione cardiopolmonare e della defibrillazione precoce) e della tutela della salute, che ha raggiunto in 10 anni più di 50000 giovani delle scuole dell’area di riferimento dell’ASL TO3. Durante tutta la pandemia, ha intrattenuto un canale comunicativo specifico aperto con le scuole, anche durante il lockdown, per informare e coinvolgere consapevolmente i giovani nella lotta al COVID nelle loro realtà quotidiane. Curioso osservatore dei sistemi comunicativi più diffusi, convinto assertore del potenziamento empatico per l’efficacia della trasmissione della cultura sanitaria e nel rapporto con i pazienti e con le loro famiglie.
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