Ultima modifica: 14 Marzo 2023

Se “Vita Nova” di Dante fosse un fumetto

Tavole a fumetti sull’incontro tra Dante e Beatrice, realizzato dalla studentessa Emma Cogoli di 3LA

 

PRESENTAZIONE:

“Se Vita Nova di Dante fosse un fumetto”

La “Vita Nova” è il racconto autobiografico dell’amore di Dante per Beatrice. Composta tra il 1292 e il 1293, essa celebra l’amore per la donna. Cogliendo la proposta di realizzare una trasposizione a fumetti del capitolo II, ho realizzato un manga in cui viene presentata seguendo tutte le caratteristiche dello stilnovismo dantesco e quindi raffigurata con imponenti ali da angelo. Nel prosimetro viene anche fornita una descrizione fisica della bambina, dato che al momento della narrazione aveva circa otto anni. Indossava una tunica rosso acceso, colore rappresentante l’amore, con una cintura. Secondo le caratteristiche dello stil novo, la donna-angelo aveva una carnagione chiarissima, capelli biondi e corpo snello. Per rispettare i canoni di bellezza stilnovisti, ha anche gli occhi azzurri e per darle un tocco più angelico, l’ho raffigurata con una farfalla sulla mano. 

Dante invece è disegnato con caratteristiche opposte a Beatrice: lineamenti più duri, occhi più squadrati, capelli scuri e corti. Lo si intravede già nella seconda vignetta mentre corre per le vie di Firenze, quando all’improvviso arresta la sua corsa perché ha notato qualcosa con la coda dell’occhio e, quando si gira, vediamo che spalanca gli occhi: è il suo primo incontro con Beatrice. 

Nella seconda tavola, la coerenza con la trama originale viene leggermente a mancare, spostandosi su un aspetto più comico e stereotipato: le ali di Beatrice scompaiono e lei si gira a guardare Dante che, secondo il suo punto di vista, la vede ancora come una donna alata. Tuttavia il ragazzo, che al momento della narrazione aveva nove anni, non riesce a guardarla direttamente per via della sua bellezza, altro topos dello stil novo, e quando lei gli rivolge la parola, il suo cervello sembra perdere la ragione. Gli organi rappresentati sono gli stessi della trama, cioè cervello, stomaco e cuore; tuttavia, solo quest’ultimo rimane con il suo discorso fedele a quanto indicato dal poeta, mentre  il cervello esclama parole di prive di senso e indecifrabili e lo stomaco si sente sollevato perché spera che Dante perda qualche chilo dato che rimarrà a digiuno per amore. 

 

Tav.1   Tav.2